C’era una volta il Partito, la politica a Noci nel secondo dopoguerra
È stata la politica del secondo dopoguerra il tema centrale del terzo appuntamento del “Settembre in Santa Chiara”, il ciclo di conversazioni storiche promosso dal centro culturale “G. Albanese” giunto quest’anno alla sua XIX edizione. Più che dei partiti si è parlato dell’evoluzione storica della Democrazia Cristiana e di come dall’immediato secondo dopoguerra ha attecchito sul territorio comunale sino al 1965 e l’avvento di Aldo Moro a Noci.
L’opinionista ed ex militante politico Cenzo Bruno ha inteso dialogare con Diego Gentile che, all’interno della compagine dello scudo crociato, ha rivestito numerosi incarichi, tra i quali quello di consigliere comunale di Noci negli anni Sessanta ed ebbe l’onore di accogliere Aldo Moro nel 1967 quando effettuò una visita ufficiale da Presidente del Consiglio dei Ministri nella città dei tre campanili. Bruno guida la serata partendo dal ventennio fascista chiedendo di tanto in tanto ricordi e aneddoti al 91enne seduto accanto a sé. Ne è venuto fuori un dialogo “sotto gli alberi” (inteso quelli di piazza Garibaldi ritenuto il salotto della città) sul come e perché la Democrazia Cristiana abbia conquistato il palazzo municipale.
Come risaputo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale a Noci vince il Partito del Reduce che porterà l’avvocato Antonio Ricco a guidare Noci per circa 6 anni. Ma forse quell’amministrazione, seppur con tanti sforzi, non è riuscita a far breccia nel cuore dei nocesi che nel 1952 promuovono la compagine del centrosinistra che già da allora viveva diatribe interne. Infatti diventa sindaco, ad appena 24 anni, Pasquale Matarrese, che non era il vincitore delle elezioni ma bensì il frutto di un accordo all’interno della coalizione di centrosinistra.
Ma la politica si evolve. Così quasi alla fine del mandato di Tartarelli, sindaco esponente della DC locale, quattro componenti della sezione nocese tentano un’imboscata (politica) al segretario cittadino Vito Notarnicola per non far rieleggere Tartarelli. “La banda”, così è stata soprannominata, era composta da Gianbattista Intini, Felice Laforgia, Donato D’Aprile, e il presente Diego Gentile, che ottennero la mancata ricandidatura di Tartarelli alla carica di primo cittadino. Inizia l’epoca delle correnti all’interno del partito della Democrazia Cristiana e anche a Noci la sezione si divide in due tronconi principali. Inizialmente la corrente morotea era minoritaria nella sezione locale, “ma si cercava di andare verso l’unità” dice un emozionato Gentile, per poi trasformarsi in maggioritaria.
Il resto è storia. Diego Gentile diviene segretario cittadino di partito e Donato D’Aprile sindaco della Democrazia Cristiana. Il 1 aprile 1967 il Presidente del Consiglio dei Ministri Aldo Moro è in visita ufficiale a Noci.